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Storno, cinofilia e abilitazioni venatorie: i cacciatori toscani chiedono risposte

4 anni fa scritto da
fucile caccia
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Risposte certe. Sono quelle che chiede la Confederazione Cacciatori Toscani in una nota pubblicata qualche giorno fa. «Recentemente Marco Salvadori, presidente di Federcaccia Toscana, ha presentato all’assessore regionale alla Caccia Marco Remaschi, a nome di tutte le associazioni aderenti alla Confederazione Cacciatori Toscani, la richiesta di una urgente e necessaria modifica alla delibera sul prelievo in deroga dello storno – si legge nella nota -. Tale delibera prevede l’utilizzo “obbligatorio” da parte del cacciatore del tesserino elettronico per svolgere questo tipo di prelievo. Una disposizione da subito contestata da parte di numerosi appassionati. Fermo restando il nostro impegno nella diffusione e supporto all’utilizzo del tesserino venatorio digitale da parte dei cacciatori, la scelta di renderlo obbligatorio per lo storno appare non accettabile e condivisibile – spiegano dalla Cct -. Occorre dunque una correzione, rendendo facoltativo l’uso del tesserino in forma elettronica, soprattutto per venire incontro a coloro che hanno meno dimestichezza con l’uso di App e smartphone». La Cct non si limita a riproporre questa questione ma chiede anche risposte precise su ulteriori problematiche. Nello specifico, su calendarizzazione e modalità di svolgimento degli esami di abilitazione (abilitazione venatoria, caccia di selezione, art 37 etc.), della regolamentazione sulla caccia al cinghiale in braccata nelle aree non vocate e relativamente alle determinazioni sullo svolgimento di gare e manifestazioni cinofile. «Infine – conclude la nota -, ma non in ordine d’importanza, vogliamo richiamare all’attenzione l’obiettivo non più rinviabile, dell’approvazione in Consiglio Regionale della nuova Legge Regionale sulla Caccia».

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