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Tortora: Federcaccia e Università di Pisa siglano un progetto di ricerca

3 anni fa scritto da
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Federcaccia ha siglato un progetto con l’Università di Pisa che rappresenta un passo avanti per la conservazione della tortora, specie delle tradizioni venatorie italiane e dei Paesi mediterranei.

«Una recente lettera del Ministero della Transizione Ecologica alle Regioni Italiane ha chiesto la sospensione della caccia e l’unico modo per evitarla è l’approvazione del Piano di Gestione Nazionale, fermo in Conferenza Stato-Regioni». Queste le precisazioni in una nota della Federazione Italiana della Caccia, che ha promosso la riapertura del Tavolo tecnico per l’approvazione del Piano, e contemporaneamente ha approvato un progetto di ricerca che va a colmare una lacuna nella conoscenza della biologia della specie.

L’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali Federcaccia ha così promosso una ricerca sulla tortora Streptopelia turtur, che sarà condotta sotto il coordinamento scientifico dall’Università di Pisa con un progetto che partirà già da questa stagione di nidificazione. Lo scopo è conoscere il successo riproduttivo in Italia, cominciando per quest’anno con un programma sperimentale in alcune aree campione della Toscana.

Questo dato è importante in particolare per il progetto internazionale di gestione adattativa del prelievo della specie (AHM Adaptive Harvest Management) per consentire di stimare la popolazione di tortore presente a fine stagione riproduttiva, cioè gli adulti più i giovani dell’anno e di conseguenza stimare il numero di capi abbattibili nelle diverse nazioni in cui la specie è cacciabile.

Un dato mancante ad oggi non solo in Italia ma in tutta l’Europa centro-orientale, mentre studi di questo tipo sono disponibili per la popolazione occidentale, in particolare eseguiti in Francia, Spagna e Portogallo.

Questa ricerca darà inoltre un contributo generale alla conoscenza della tortora, valutata in declino in diversi Paesi del suo areale di nidificazione, mentre in Italia è giudicata stabile. I risultati saranno inoltre confrontati con quanto emerso dalla raccolta delle ali per una complessiva valutazione del potenziale riproduttivo della specie.

 

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